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Appello del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne contro la chiusura del Goethe-Institut di Torino

Pubblicato: Giovedì 19 ottobre 2023

La Germanistica torinese e il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne si uniscono al coro di voci in difesa del Goethe-Institut di Torino


Generazioni di studentesse, studenti e docenti hanno trovato nel Goethe-Institut un luogo di formazione e di opportunità per approfondire e condividere la lingua e la cultura tedesche, diventando essi stessi veicolo per diffondere la conoscenza del tedesco nelle scuole e sul territorio. Polo culturale e di formazione, il Goethe-Institut ha innervato per quasi 70 anni la vita culturale della città; primo Istituto di cultura tedesca in Italia e secondo nel mondo, esso ha collaborato costantemente con tutte le istituzioni torinesi di riferimento: Università degli Studi, Accademia delle Scienze, Conservatorio, Teatro Regio, Teatro Stabile, con molti musei cittadini, in particolare con il Polo del Novecento e col Museo Diffuso della Resistenza – si pensi, per esempio, al progetto delle Stolpersteine –, con le Biblioteche cittadine e gli Istituti scolastici, con la Regione e il Comune di Torino, dando vita a innumerevoli iniziative di grande valore.

Per decenni al Goethe-Institut si sono incontrati e hanno dialogato scrittori, filosofi, storici, artisti, intellettuali dando vita a un dibattito fecondo tra le due culture. Non va trascurata la collaborazione con le Fondazioni bancarie, con la Camera di Commercio e l’Unione Industriale nell’ottica della promozione turistico-economica del territorio di tutta la Regione.

Chiudere il Goethe Institut di Torino significa pertanto impoverire la nostra città non soltanto in termini di diversità linguistica e culturale, ma anche nell’ambito economico. La Germania è il primo partner commerciale del Piemonte e i turisti di lingua tedesca rappresentano il gruppo più consistente di visitatori della nostra regione: due fattori, questi, che contribuiscono alla diffusione e alla conservazione della lingua e della cultura tedesca e che la rendono di grande interesse per la ricerca di lavoro sul nostro territorio.

Chiediamo alla Centrale del Goethe-Institut di Monaco e al Ministero degli Esteri della Repubblica federale di rivalutare questa decisione, che porta al depotenziamento dei rapporti di vicinanza a livello europeo a favore di aree in cui si persegue un’espansione di esclusivo interesse economico e che si disallinea dai valori europei della promozione della diversità linguistica e del plurilinguismo.

Auspichiamo che si possano trovare soluzioni economicamente sostenibili e condivise per mantenere vivo questo patrimonio costituitosi negli anni e frutto dell’impegno e della collaborazione di generazioni di docenti, studenti, intellettuali, politici lungimiranti e comuni cittadini appassionati della lingua e cultura tedesca.

Siamo convinti che questa strada sia percorribile e risponda agli interessi più profondi dei nostri due Paesi, in modo particolare in questa fase storica caratterizzata dall’affievolirsi dell’idea di un’Europa sovranazionale e plurale, l’unica in grado di contrastare le tendenze nazionalistiche più funeste.

Torino, 10 ottobre 2023

Prof. Matteo Milani, Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne, Università degli Studi di Torino
Prof. Riccardo Morello, Professore Ordinario di Letteratura tedesca, Coordinatore della Sezione di Germanistica, Università degli Studi di Torino
Prof.ssa Marcella Costa, Professore Ordinario di Lingua e traduzione tedesca, Vicerettrice vicaria per la Didattica internazionale, Università degli Studi di Torino

Das Germanistische Institut und das Department für Fremde Sprachen und Literaturen der Universität von Turin schließen sich dem Chor der Stimmen zur Verteidigung des Goethe-Instituts Turin an

Generationen von Student*innen, Schüler*innen und Lehrer*innen haben im Goethe-Institut einen Ort der Weiterbildung, der Vertiefung und Vermittlung der deutschen Sprache und Kultur gefunden und sind somit zu Träger*innen der Verbreitung der deutschen Sprache in den Schulen und in der Region geworden. Als Kultur- und Bildungszentrum prägt das Goethe-Institut seit fast 70 Jahren das kulturelle Leben der Stadt: Es ist das erste deutsche Kulturinstitut in Italien und das zweitälteste der Welt. Aus der kontinuierlichen Zusammenarbeit mit allen kulturellen Einrichtungen Turins, der Universität, der Akademie der Wissenschaften, dem Konservatorium, dem Teatro Regio und dem Teatro Stabile, vielen Museen der Stadt, insbesondere dem Polo del Novecento und dem Museo Diffuso della Resistenza man denke nur an die Stolpersteine –, den Städtischen Bibliotheken und Schulen, der Region Piemont und der Stadt Turin sind zahlreiche, wertvolle Initiativen entstanden.

Im Goethe-Institut treffen sich seit Jahrzehnten Schriftsteller*innen, Philosoph*innen, Historiker*innen, Künstler*innen und Intellektuelle, die einen fruchtbaren Dialog zwischen den beiden Kulturen führen. Nicht zu vergessen die Zusammenarbeit mit den Bankenstiftungen, der Handelskammer und der Unione Industriale im Rahmen der touristischen und wirtschaftlichen Förderung der gesamten Region.

Die Schließung des Goethe Instituts Turin bedeutet daher nicht nur in sprachlicher und kultureller, sondern auch in wirtschaftlicher Hinsicht eine Verarmung unserer Stadt. Deutschland ist der wichtigste Handelspartner des Piemont und deutschsprachige Tourist*innen stellen die größte Besuchergruppe in unserer Region dar. Diese beiden Faktoren tragen zur Verbreitung und zum Erhalt der deutschen Sprache und Kultur bei und machen sie für die Arbeitssuche in unserer Region besonders interessant.

Wir appellieren an die Zentrale des Goethe-Instituts in München und an das Auswärtige Amt der Bundesrepublik Deutschland, diese Entscheidung zu überdenken, die zu einer Schwächung der nachbarschaftlichen Beziehungen in Europa zugunsten einer rein wirtschaftlich motivierten Expansion führt und die mit den europäischen Werten der Förderung von Sprachenvielfalt und Mehrsprachigkeit nicht vereinbar ist.

Wir hoffen, dass gemeinsam eine wirtschaftlich tragfähige Lösung gefunden werden kann, um dieses Erbe am Leben zu erhalten, das über Jahrzehnte aufgebaut wurde und das Ergebnis des Engagements und der Zusammenarbeit von Generationen von Lehrer*innen, Student*innen, Intellektuellen, weitsichtigen Politiker*innen und Bürger*innen ist, denen die deutsche Sprache und Kultur am Herzen liegen.

Wir sind überzeugt, dass dies ein machbarer Weg ist und den tiefsten Interessen unserer beiden Länder entspricht, insbesondere in dieser historischen Phase, die durch das Verblassen der Idee eines supranationalen und pluralen Europas gekennzeichnet ist, welches einzig und allein in der Lage ist, den düsteren nationalistischen Tendenzen entgegenzuwirken.

Turin, 10. Oktober 2023

Prof. Matteo Milani, Direktor des Departments für Fremdsprachen und Literaturen und moderne Kulturen, Universität Turin
Prof. Riccardo Morello, Professor für deutsche Literatur, Koordinator der Sektion Germanistik
Prof. Marcella Costa, Professorin für deutsche Sprache und Übersetzung, stellvertretende Rektorin für internationale Bildung, Universität Turin

Ultimo aggiornamento: 20/10/2023 10:04
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