Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne

alle 9
Auditorium | Complesso Aldo Moro
via Giuseppe Verdi 41 | Torino

 

Oriani non è un autore molto noto ma la sua opera e la sua fortuna possono essere un'occasione per riflettere su molti aspetti importanti della cultura italiana tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento, tra letteratura storia e politica.

Il riutilizzo della figura di Oriani (Faenza, 22 agosto 1852 – Casola Valsenio, 18 ottobre 1909) da parte del regime fascista (con la "marcia al Cardello" del 27 aprile 1924, con la quale Mussolini, che sarà poi il curatore e il prefatore dell'Opera omnia dello scrittore, lo innalzerà al ruolo di "precursore" del fascismo) sarà oggetto dell'intervento di Dino Mengozzi.

Il suo pensiero politico, affidato, tra l'altro, al celebre La rivolta ideale (1908), sarà approfondito da Vincenzo Pesante. Cesare Panizza parlerà poi dell'utilizzo di Oriani nella cultura antifascista, in particolare presso Gobetti e i suoi collaboratori. Marco Debenedetti, infine, parlerà delle sue opere letterarie, fra cui spiccano Gelosia (1894) e Vortice (1899).

 

Programma

ore 9 | Saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e culture Moderne, prof. Matteo Milani e del Direttore del Centro Pannunzio, prof. Pier Franco Quaglieni
Luca Badini Confalonieri (Università di Torino): Apertura dei lavori

ore 9:30 | Dino Mengozzi (Università di Urbino)
Alfredo Oriani e la rappresentazione del corpo
ore 10:10 | Vincenzo Pesante (Istituto Gobetti Marchesini Casale Arduino, Torino)
Il pensiero politico di Oriani
ore 10:50 | discussione
ore 11: 10 | pausa
ore 11:20 | Cesare Panizza (Università del Piemonte Orientale)
Lo sguardo critico sul Risorgimento: riprese novecentesche
ore 12 | Marco Debenedetti (Roma)
Oriani scrittore
Ore 12:40 | discussione
Ore 13 | conclusione dei lavori